Teleriscaldamento: che cos'è, funzionamento e costi

Il teleriscaldamento è una soluzione sempre più diffusa nel panorama energetico contemporaneo grazie alla sua capacità di combinare efficienza, sostenibilità e sicurezza. Questo articolo esplora in dettaglio il concetto di teleriscaldamento, il suo funzionamento, le fonti di energia utilizzate, i vantaggi e gli svantaggi, nonché i costi associati.

Sommario

• Cos'è e come funziona il teleriscaldamento
• Fonti di energia utilizzate
• Pro e contro
• Costi
• Il teleriscaldamento in Italia
• Teleraffrescamento e teleriscaldamento freddo

Cos'è e come funziona il teleriscaldamento

Il teleriscaldamento è un sistema di riscaldamento centralizzato che fornisce calore a più edifici attraverso una rete di tubazioni interrate. A differenza dei sistemi di riscaldamento autonomi, il teleriscaldamento centralizza la produzione di calore, migliorando l'efficienza energetica e riducendo le emissioni inquinanti. Questo sistema non solo riduce i costi di esercizio e manutenzione rispetto agli impianti termici tradizionali, ma comporta anche significativi benefici ambientali. Il teleriscaldamento utilizza risorse locali, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili importati e contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse energetiche.

Si basa su una centrale di produzione del calore, che può essere alimentata da diverse fonti energetiche. Il calore prodotto viene trasferito a un fluido termovettore, solitamente acqua calda o surriscaldata, che viene poi distribuito attraverso una rete di tubazioni alle diverse utenze. Gli scambiatori di calore situati presso gli edifici trasferiscono il calore dal fluido termovettore all'impianto di riscaldamento interno. Il fluido, una volta ceduto il calore, ritorna alla centrale per essere nuovamente riscaldato e ridistribuito.

Il processo può essere suddiviso in diverse fasi: produzione, distribuzione e utilizzo. Nella fase di produzione, il calore viene generato in una centrale di cogenerazione o in altre tipologie di impianti che utilizzano fonti rinnovabili o di recupero. Nella fase di distribuzione, il fluido termovettore viene trasportato attraverso una rete di tubazioni ben isolate per minimizzare le perdite di calore. Infine, nella fase di utilizzo, il calore viene trasferito agli edifici attraverso scambiatori di calore, permettendo di riscaldare gli ambienti e produrre acqua calda sanitaria.

Fonti di energia utilizzate

Il teleriscaldamento può sfruttare una varietà di fonti energetiche. Le centrali di cogenerazione, che producono contemporaneamente energia elettrica e termica, sono tra le più comuni e possono essere alimentate da gas naturale, combustibili fossili o biomasse. Altre fonti di energia rinnovabile includono la geotermia e il solare termico. Inoltre, il calore di scarto da processi industriali può essere recuperato e utilizzato nel sistema di teleriscaldamento.

Le centrali di cogenerazione offrono un'efficienza energetica elevata perché sfruttano il calore che altrimenti verrebbe disperso nell'ambiente. Questo tipo di impianto è particolarmente vantaggioso in contesti urbani, dove la domanda di energia è elevata e continua. Oltre alla cogenerazione, il teleriscaldamento può utilizzare calore geotermico, che sfrutta l'energia termica naturale presente nel sottosuolo. Il solare termico, invece, utilizza pannelli solari per catturare l'energia del sole e convertirla in calore. In alcuni casi, il calore di scarto proveniente da processi industriali, come le acciaierie o gli impianti di trattamento dei rifiuti, può essere recuperato e utilizzato per alimentare il sistema di teleriscaldamento.

Pro e contro

Vantaggi

• Uso efficiente dell'energia primaria: il teleriscaldamento consente un utilizzo più efficiente dell'energia primaria, sia quando effettuato in centrali di cogenerazione, sia quando viene utilizzato calore di recupero da processi industriali.
• Sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili: il sistema permette di sfruttare fonti energetiche rinnovabili come biomasse, geotermia e solare termico, oltre al recupero energetico da rifiuti solidi urbani.
• Maggiore sicurezza energetica: derivante dalla possibilità di sfruttare più fonti energetiche contemporaneamente, disponibili a livello locale.
• Controlli rigorosi e riduzione delle emissioni inquinanti: i controlli sui gas di scarico e l'efficace abbattimento degli inquinanti emessi complessivamente su un'unica centrale sono superiori rispetto a uno scenario con piccole caldaie individuali.
• Riduzione dei costi di investimento per nuove costruzioni: nelle case di nuova costruzione, il teleriscaldamento riduce i costi di investimento per la realizzazione della centrale termica.

Svantaggi

• Lunghi tempi di ritorno degli investimenti: i tempi di ritorno degli investimenti per il teleriscaldamento possono essere lunghi, circa 15-20 anni.
• Convenienza limitata ad aree densamente abitate: il sistema è conveniente solo in aree densamente abitate a causa dell'alto costo degli impianti di distribuzione.
• Costi dell'energia venduta: i costi dell'energia venduta tramite teleriscaldamento sono generalmente elevati rispetto ad altre fonti.
• Problemi di dispersione termica: la dispersione termica nei circuiti primari di distribuzione e nei circuiti secondari rappresenta un problema.
• Possibili inquinamenti acustici e atmosferici locali: gli impianti di cogenerazione possono essere più rumorosi delle caldaie tradizionali e possono incrementare l'inquinamento atmosferico locale (es. emissioni di NOx).

Costi

I costi del teleriscaldamento comprendono l'installazione, il contributo di allacciamento e i costi di esercizio e manutenzione. Il contributo di allacciamento varia in base alla distanza dell'utenza dalla dorsale principale della rete, alla potenza termica allacciata e al numero di scambiatori installati. Nonostante i costi iniziali possano essere elevati, il teleriscaldamento offre risparmi significativi nel lungo termine grazie alla riduzione dei costi operativi e di manutenzione.

Il contributo di allacciamento è stabilito su base forfettaria e dipende dalla potenza termica installata e dalla distanza dalla dorsale principale della rete. Inoltre, i costi di esercizio sono generalmente inferiori rispetto a quelli dei sistemi di riscaldamento tradizionali, grazie all'efficienza energetica del sistema e alla possibilità di sfruttare fonti di energia rinnovabili e calore di scarto.

Il teleriscaldamento in Italia

In Italia, il teleriscaldamento ha iniziato a diffondersi negli anni Settanta, con Brescia come prima città ad adottare questo sistema. Oggi, molte città italiane, tra cui Torino, Milano e Parma, vantano estese reti di teleriscaldamento. Ogni regione ha sviluppato soluzioni specifiche in base alle risorse disponibili e alle esigenze locali, contribuendo a un significativo miglioramento della qualità dell'aria e dell'efficienza energetica.

Torino, in particolare, è un esempio di eccellenza nel teleriscaldamento, con una rete di tubazioni che copre gran parte della città. La città ha investito significativamente nel teleriscaldamento, riducendo le emissioni di CO2 e migliorando la qualità dell'aria. Altre città come Milano, Brescia e Parma hanno seguito l'esempio di Torino, sviluppando reti di teleriscaldamento che servono sia edifici residenziali che commerciali.

Teleraffrescamento e teleriscaldamento freddo

Il teleraffrescamento è una tecnologia che utilizza il calore prodotto dal teleriscaldamento per generare freddo tramite il ciclo frigorifero ad assorbimento. Questo sistema aumenta l'efficienza energetica e offre un risparmio energetico significativo rispetto ai condizionatori elettrici tradizionali. Il teleriscaldamento freddo, invece, utilizza reflui termici a bassissima temperatura e fonti rinnovabili per riscaldare edifici in aree geografiche con falde acquifere superficiali o corsi d'acqua.