Impianti di climatizzazione: tipologie, funzionamento e vantaggi

Le 3 cose da sapere:
- 1
Gli impianti di climatizzazione non sono tutti uguali: valuta bene spazi e necessità.
1Gli impianti di climatizzazione non sono tutti uguali: valuta bene spazi e necessità.
- 2
Climatizzazione e condizionamento non sono sinonimi: il primo riscalda e raffresca.
2Climatizzazione e condizionamento non sono sinonimi: il primo riscalda e raffresca.
- 3
Esistono bonus e incentivi fiscali per sostituite vecchi sistemi.
3Esistono bonus e incentivi fiscali per sostituite vecchi sistemi.
Con l’arrivo dell’estate o dei mesi più rigidi, garantire il comfort termico in casa o in ufficio diventa una priorità. Gli impianti di climatizzazione rappresentano la soluzione più efficace per regolare la temperatura degli ambienti in modo efficiente, personalizzato e spesso anche sostenibile. Ma cosa si intende esattamente per “climatizzazione”? E come orientarsi tra le tante tecnologie disponibili?
Sommario
Cosa sono gli impianti di climatizzazione
Gli impianti di climatizzazione sono sistemi progettati per regolare temperatura, umidità e qualità dell’aria all’interno di uno spazio chiuso. A differenza dei semplici impianti di raffrescamento, un impianto di climatizzazione permette sia il raffreddamento che il riscaldamento dell’ambiente, oltre alla deumidificazione e, in alcuni casi, anche alla purificazione dell’aria.
Questi sistemi sono ormai fondamentali non solo nelle abitazioni, ma anche in uffici, negozi, strutture sanitarie e industriali, dove il controllo climatico è spesso cruciale per garantire benessere, produttività e conservazione dei materiali.
Le principali tipologie di impianti
Nel mercato attuale esistono diverse soluzioni, ciascuna con caratteristiche specifiche per adattarsi a spazi, esigenze e budget differenti.
- Impianto split: è il più diffuso nelle abitazioni. Si compone di una sola unità esterna collegata a un’unità interna. Ideale per raffrescare o riscaldare una singola stanza, è semplice da installare e ha un costo contenuto.
- Impianto multisplit: simile al sistema split, ma in questo caso l’unità esterna è collegata a più unità interne, che possono essere installate in ambienti diversi. È una soluzione versatile e indicata per appartamenti o case con più stanze.
- Impianto canalizzato: prevede un’unità centrale che distribuisce l’aria attraverso canalizzazioni nascoste nel controsoffitto o nei muri. Offre un controllo uniforme della temperatura e una resa estetica ottimale, ma richiede lavori edili e un investimento maggiore.
- Sistema VRF (Variable Refrigerant Flow): particolarmente indicato per grandi edifici, hotel o uffici, questo sistema consente di collegare numerose unità interne a una o più unità esterne, con gestione indipendente della temperatura in ogni zona. È efficiente e altamente tecnologico, ma ha un costo elevato e richiede una progettazione avanzata.
Climatizzazione e condizionamento: non sono la stessa cosa
Spesso si fa confusione tra impianto di climatizzazione e impianto di condizionamento, ma esistono differenze importanti. Il condizionatore classico si limita a raffrescare l’aria e talvolta a deumidificarla, senza garantire un controllo completo del clima.
La climatizzazione, invece, comprende anche il riscaldamento e il mantenimento di parametri ideali di umidità e qualità dell’aria. Si tratta quindi di un sistema più completo e adatto a essere utilizzato tutto l’anno, non solo nei mesi caldi.
Vantaggi e svantaggi delle varie soluzioni
Ogni tipologia di impianto ha pro e contro da valutare attentamente in base alle esigenze dell’utente.
Gli impianti split sono economici, facili da installare e adatti a piccoli ambienti, ma poco indicati per più stanze. I multisplit offrono maggiore copertura e flessibilità, ma possono risultare più rumorosi e costosi da installare. Gli impianti canalizzati garantiscono comfort elevato e invisibilità estetica, ma implicano opere murarie invasive e costi iniziali elevati. Infine, i sistemi VRF assicurano efficienza e controllo avanzato su grandi superfici, ma richiedono manutenzione specializzata e una progettazione tecnica dettagliata.
Come scegliere l’impianto giusto: i fattori da considerare
Scegliere l’impianto di climatizzazione ideale significa valutare attentamente una serie di fattori, tra cui:
- dimensione e struttura degli ambienti: più grande è l’ambiente, più potente dovrà essere il sistema;
- efficienza energetica: scegliere apparecchi in classe A o superiore consente di risparmiare nel tempo;
- estetica e impatto visivo: gli impianti canalizzati, ad esempio, sono perfetti per chi non vuole apparecchi a vista;
- budget disponibile, sia per l’installazione che per la gestione annuale;
- necessità di riscaldamento oltre che di raffreddamento: alcuni sistemi offrono entrambe le funzioni in modo efficiente.
Quanto costano gli impianti di climatizzazione?
Il costo di un impianto varia notevolmente in base alla tipologia, alla marca e alla potenza. Indicativamente, un sistema split può costare dai 400 ai 1.200 euro, esclusa l’installazione, che può variare tra i 200 e i 500 euro a unità.
Un impianto multisplit può arrivare a 2.000-4.000 euro, mentre i sistemi canalizzati partono da 5.000 euro e possono superare i 10.000 euro per abitazioni di grandi dimensioni. I sistemi VRF, infine, hanno costi anche superiori a 15.000 euro, ma rappresentano una soluzione professionale ad alta efficienza.
Incentivi fiscali disponibili
Attualmente sono attivi alcuni incentivi fiscali che permettono di ridurre sensibilmente i costi di installazione o sostituzione di un impianto di climatizzazione ad alta efficienza. Ecco quali sono.
Bonus Ristrutturazione (50%)
È il bonus più utilizzato per chi installa un climatizzatore nell’ambito di lavori di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia. Consente una detrazione del 50% sull’importo speso, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è suddivisa in 10 quote annuali e vale anche per l’acquisto di impianti in pompa di calore, purché installati come sostituzione di un impianto esistente.
Ecobonus (65%)
Valido solo se l’intervento migliora l’efficienza energetica dell’edificio. La detrazione del 65% si applica all’installazione di climatizzatori a pompa di calore ad alta efficienza energetica, anche in assenza di ristrutturazione edilizia. Il limite massimo detraibile varia a seconda della tipologia di edificio, e il beneficio viene ripartito in 10 rate annuali. Per accedere all’Ecobonus è necessario conservare e trasmettere all’ENEA la documentazione tecnica e i dati dell’intervento entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Conto Termico 2.0
Gestito dal GSE, non si tratta di una detrazione fiscale ma di un contributo diretto erogato per l’installazione di impianti di climatizzazione invernale a pompa di calore (anche reversibili per raffrescamento), se in sostituzione di impianti esistenti. Il contributo può arrivare fino al 65% della spesa sostenuta e viene erogato in 1 o 2 rate annuali, in base all’importo. Il Conto Termico è accessibile sia da privati che da pubbliche amministrazioni, ed è particolarmente vantaggioso per chi installa climatizzatori in classi energetiche elevate.
Offerte confrontate
Confronta le offerte luce e gas tra 19 fornitori e scegli la tariffa migliore per risparmiare sulle tue bollette!
Offerte Gas
Confronta tutti gli operatori
Offerte Luce
Confronta tutti gli operatori
Offerte Luce+Gas
Confronta tutti gli operatori
Guide al mondo dell'Energia

Quanto costa aumentare la potenza del contatore elettrico

Cappotto termico: cos'è, costi, vantaggi e svantaggi

Caldaie a condensazione: come funzionano?

Revisione caldaia a condensazione: ogni quanto?
