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Revisione della caldaia a condensazione: ogni quanto farla?

Tecnico revisiona caldaia

Le 3 cose da sapere:

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    La manutenzione della caldaia è obbligatoria e va fatta da un tecnico abilitato.

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    La manutenzione della caldaia è obbligatoria e va fatta da un tecnico abilitato.

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    Il controllo ordinario si fa ogni anno, quello dei fumi ogni 2 o 4 anni.

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    Il controllo ordinario si fa ogni anno, quello dei fumi ogni 2 o 4 anni.

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    Saltare la revisione può causare multe, guasti e rischi per la sicurezza.

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    Saltare la revisione può causare multe, guasti e rischi per la sicurezza.

La caldaia a condensazione, per funzionare in modo efficiente e sicuro, richiede controlli regolari. La manutenzione non è solo un obbligo di legge, ma un intervento necessario per evitare guasti improvvisi, consumi elevati di gas, emissioni inquinanti e potenziali rischi per la sicurezza domestica. Una caldaia curata consuma meno, dura di più e contribuisce a ridurre i costi complessivi di luce e gas, migliorando il comfort e la qualità dell’ambiente in cui si vive.

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Sommario

Quando fare la manutenzione della caldaia

La manutenzione ordinaria della caldaia a condensazione si fa di solito una volta all’anno. Questo controllo annuale è importante per verificare che tutti i componenti funzionino bene e che non ci siano problemi nascosti.

Oltre alla manutenzione ordinaria, è obbligatorio eseguire il controllo dell’efficienza energetica (prova fumi), in base a quanto stabilito dal D.P.R. 74/2013. La frequenza di questo controllo varia a seconda della potenza termica dell’impianto e del tipo di combustibile utilizzato:

  • ogni 2 anni per caldaie a gas (metano o GPL) con potenza superiore a 100 kW;
  • ogni 4 anni per caldaie a gas con potenza inferiore a 100 kW;
  • ogni 2 anni per impianti a combustibile liquido o solido (es. gasolio, pellet), a prescindere dalla potenza.

Il tecnico abilitato rilascia un rapporto di controllo di efficienza energetica (bollino blu o verde, a seconda della regione) che certifica l’esito del controllo e deve essere conservato per eventuali verifiche.

Regole regionali

In Italia, le regioni e province autonome possono adottare regolamenti specifici per la gestione e il controllo degli impianti termici. Ad esempio, alcune richiedono l’invio telematico dei rapporti o l’applicazione di bollini acquistabili online (come in Lombardia o Veneto). 

Tra le differenze principali a livello locale ci sono:

  • frequenza dei controlli più restrittiva;
  • obbligo di registrazione su portali regionali;
  • sanzioni diverse in caso di mancato controllo (in genere da 500 a 3.000 euro).

Per questo motivo è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune o della Regione oppure rivolgersi a un tecnico locale aggiornato sulla normativa vigente.

Chi deve occuparsi della revisione

La revisione della caldaia deve essere fatta da un tecnico abilitato, cioè una persona che ha i titoli e le certificazioni richieste dalla legge. Il tecnico deve conoscere bene il funzionamento delle caldaie a condensazione e usare strumenti adatti per i controlli.

Dopo aver fatto la manutenzione, il tecnico deve rilasciare una ricevuta che certifica l’intervento. Questa ricevuta va conservata, perché come anticipato può essere richiesta in caso di controlli o incidenti. Inoltre, il tecnico aggiorna il libretto della caldaia, dove si annotano tutti gli interventi fatti.

Quanto costa la revisione della caldaia

Il costo della revisione della caldaia a condensazione può variare in base a diversi fattori: la zona in cui si vive, il tipo di caldaia, il tecnico scelto e i servizi inclusi.

  • Manutenzione ordinaria: di solito costa tra 70 e 150 euro.
  • Controllo dei fumi: il prezzo va da 40 a 60 euro.
  • Contratti annuali “tutto incluso”: alcune aziende offrono pacchetti che comprendono manutenzione e controlli per tutto l’anno, con prezzi tra 100 e 200 euro.

Cosa succede se non si fa la revisione

Non fare la revisione della caldaia può avere conseguenze serie, sia dal punto di vista economico che della sicurezza. Innanzitutto, si rischiano sanzioni amministrative, la legge prevede controlli periodici obbligatori e il mancato rispetto delle scadenze può comportare multe anche di diverse centinaia di euro.

Oltre all’aspetto legale, ci sono rischi concreti per il corretto funzionamento dell’impianto. Una caldaia non sottoposta a controlli regolari è più soggetta a guasti e rotture, con il pericolo di ritrovarsi all’improvviso senza riscaldamento o acqua calda.

Anche l’efficienza energetica ne risente. Una caldaia sporca o mal regolata consuma più gas, aumentando inutilmente i costi in bolletta. Un impianto ben mantenuto, invece, lavora meglio, dura di più e riduce i consumi.

Infine, ci sono i rischi legati alla sicurezza. Senza controlli periodici, aumentano le probabilità di perdite di gas, malfunzionamenti o addirittura emissioni nocive, come il monossido di carbonio, che possono mettere in pericolo la salute degli occupanti della casa.

Informazioni utili da ricordare 

  • La revisione della caldaia a condensazione è obbligatoria per legge.
  • Va fatta da un tecnico abilitato, che rilascia una ricevuta e aggiorna il libretto.
  • La manutenzione si fa di solito una volta all’anno, ma alcuni controlli sono biennali o quadriennali.
  • I costi variano da 70 a 150 euro per la manutenzione ordinaria, più eventuali controlli aggiuntivi.
  • Non fare la revisione può portare a multe, guasti e rischi per la sicurezza.

20 giu 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Marta R.

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