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Cambio fornitore luce e gas: come funziona, tempi e costi 2025

Ragazzo controlla bolletta

Le 3 cose da sapere

  1. 1

    Cambiare fornitore è gratuito, sicuro e non comporta interruzioni della fornitura.

    1

    Cambiare fornitore è gratuito, sicuro e non comporta interruzioni della fornitura.

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    Il nuovo gestore si occupa delle pratiche, comunicando la chiusura del contratto.

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    Il nuovo gestore si occupa delle pratiche, comunicando la chiusura del contratto.

  3. 3

    Servono pochi dati e documenti, come POD/PDR, dati anagrafici e documento d’identità.

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    Servono pochi dati e documenti, come POD/PDR, dati anagrafici e documento d’identità.

Cambiare fornitore di luce e gas è un’operazione sempre più comune, che consente di ottenere tariffe migliori e servizi più adatti alle proprie esigenze. Di seguito spiegheremo in modo chiaro e dettagliato come funziona il processo, cosa serve, costi e tempistiche.

Energia: confronta le tariffe
Energia: confronta le tariffe

Sommario

Come funziona il cambio fornitore luce e gas

Cambiare fornitore è un’operazione gratuita, sicura e senza rischi, che permette di scegliere l’offerta luce e gas più conveniente senza alcuna interruzione del servizio. Dopo la sottoscrizione del nuovo contratto, il nuovo gestore si occupa di tutto

  • comunica al precedente la cessazione del vecchio contratto;
  • gestisce le pratiche tecnico-amministrative;
  • coordina il passaggio in modo automatico.

Non è necessario inviare disdette, sostituire il contatore o effettuare interventi tecnici, la distribuzione fisica dell’energia resta invariata, così come la qualità della fornitura. L’unica differenza sarà la tariffa e i servizi scelti dal cliente, che potrà ottenere un maggiore risparmio, un’assistenza più efficiente o soluzioni più sostenibili.

Nel mercato libero, la libertà di cambiare fornitore è un diritto di ogni utente, e può essere esercitata in qualsiasi momento senza penali né costi aggiuntivi, garantendo così la massima flessibilità nella gestione delle proprie utenze.

Tempi del cambio fornitore

Il passaggio di fornitore avviene in media in 1–2 mesi ed è reso effettivo dal primo giorno del mese. Queste tempistiche sono principalmente legate:

  • alla finestra di fatturazione;
  • alla lettura del contatore effettuata prima del subentro commerciale del nuovo venditore.

Per le forniture domestiche, il cambio decorre in un mese dal primo giorno del mese successivo alla sottoscrizione del contratto. Se il nuovo venditore avvia la procedura entro i primi 10 giorni del mese, il passaggio parte dal primo giorno del mese successivo; se oltre tale soglia, slitta al mese seguente. Per i clienti non domestici, i tempi sono in genere di un mese nel servizio di maggior tutela e fino a tre mesi nel mercato libero.

Data sottoscrizione Avvio pratica Data effettiva del cambio
Primi giorni del mese Entro il 10 del mese 1° del mese successivo
Seconda metà del mese Dopo il 10 del mese 1° del secondo mese successivo

Inoltre è in corso un aggiornamento delle regole che mira a rendere il cambio di fornitore ancora più rapido: l’obiettivo è ridurre i tempi a sole 24 ore, lasciando un margine più ampio solo per le situazioni più complesse.

Costi del cambio fornitore

Nel mercato libero non sono previsti costi di attivazione né penali per il cambio fornitore. Possono comparire solo alcune voci specifiche:

  • deposito cauzionale, se previsto dal contratto e dalla modalità di pagamento. Nel servizio tutelato non è richiesto con domiciliazione; nel mercato libero è facoltativo e regolato dalle condizioni contrattuali;
  • marca da bollo da 16 euro, solo per offerte nel mercato tutelato;
  • eventuali importi residui nella bolletta di chiusura del vecchio fornitore.

Il deposito cauzionale, se richiesto dal nuovo fornitore, deve essere restituito al cliente in modo tempestivo. La normativa ARERA stabilisce che il rimborso del vecchio deposito avvenga generalmente nella bolletta di chiusura (o nella prima bolletta utile) emessa dal precedente fornitore. Questo rimborso deve avvenire entro 30 giorni dalla cessazione del contratto, e viene maggiorato degli interessi legali.

Domanda frequente: cambiare fornitore conviene sempre?

La convenienza dipende dal prezzo e dai servizi dell’offerta in essere. Verifica periodicamente condizioni, quota fissa e sconti e passa a un’offerta più vantaggiosa quando la tua bolletta aumenta o il servizio non ti soddisfa. Per capire se ci sono tariffe più vantaggiose per te, confronta le offerte luce e gas di più fornitori.

Cosa serve per cambiare fornitore

Cambiare fornitore è semplice, bastano pochi dati per completare la richiesta. Avere tutto pronto prima della sottoscrizione del nuovo contratto permette di velocizzare l’attivazione e ridurre i tempi di gestione da parte del nuovo gestore.

Dati e documenti richiesti A cosa servono
Codice POD (per la luce) / Codice PDR (per il gas) Identificano in modo univoco il punto di fornitura. Si trovano sulla bolletta.
Dati anagrafici e codice fiscale dell’intestatario Necessari per stipulare il nuovo contratto di fornitura.
Indirizzo di fornitura e contatti (telefono, email) Servono per comunicazioni e gestione pratica.
IBAN (facoltativo) Da indicare se si desidera attivare la domiciliazione bancaria delle bollette.
Copia del documento d’identità Richiesta per la verifica dell’intestatario e la validazione del contratto.

Procedura passo per passo

Il cambio di fornitore avviene in modo semplice e completamente gestito dal nuovo operatore. Ecco come si svolge, dal confronto delle offerte fino all’attivazione del nuovo contratto, senza interruzioni di servizio.

1️⃣ Confronta le offerte disponibili: valuta le tariffe luce e gas più convenienti per prezzo, quota fissa, sconti e servizi inclusi. Puoi utilizzare comparatori per trovare l’opzione più adatta alle tue abitudini di consumo.

2️⃣ Sottoscrivi il nuovo contratto: una volta scelta l’offerta, puoi firmare il contratto direttamente online o al telefono, bastano pochi dati e la copia di un documento d’identità.

3️⃣ Il nuovo fornitore si occupa di tutto: dopo la firma, sarà il nuovo gestore a comunicare la disdetta al vecchio fornitore e a gestire tutte le pratiche tecnico-amministrative, senza che tu debba fare nulla.

4️⃣ Nessuna interruzione della fornitura: il cambio avviene in modo automatico, il contatore resta lo stesso e l’energia continua a essere erogata senza sospensioni o interventi tecnici.

5️⃣ Ultima bolletta e attivazione: prima dello switch, il nuovo gestore registra la lettura del contatore; il vecchio emette l’ultima bolletta di chiusura con eventuali conguagli. Dal giorno di attivazione, i consumi saranno fatturati con la nuova tariffa.

Cosa cambia e cosa resta uguale

Quando si passa a un nuovo fornitore, alcune cose relative al contratto e ai servizi associati possono variare. In particolare:

  • il fornitore (venditore), ossia la società che gestisce il contratto e invia le bollette;
  • prezzo, offerte commerciali, sconti e servizi aggiuntivi (come app dedicate o bonus fedeltà);
  • le condizioni contrattuali, come durata, modalità di pagamento o opzioni green, che possono essere più vantaggiose rispetto al vecchio contratto.

Alcune componenti fondamentali della fornitura rimangono invece invariate, il che garantisce continuità e sicurezza. In particolare:

  • il contatore e l’infrastruttura fisica (cavi, allacci, rete di distribuzione);
  • la potenza impegnata resta la stessa, così come la continuità della fornitura: non ci saranno distacchi o interventi tecnici;
  • il distributore locale, che continua a occuparsi di guasti, manutenzione e letture del contatore;
  • la qualità del servizio energetico, poiché la fonte fisica dell’energia resta invariata.

Voltura contestuale

Se ti sei trasferito in una casa con contatori già attivi, puoi optare per la voltura contestuale, che consente di cambiare l’intestatario del contratto e, allo stesso tempo, scegliere un nuovo fornitore. La voltura semplice, invece, modifica solo l’intestatario senza cambiare il gestore. Al momento della richiesta, assicurati di avere a portata di mano:

  • dati anagrafici dell’intestatario;
  • codice POD (luce) o PDR (gas);
  • documento d’identità.

La voltura contestuale viene solitamente completata in 4–5 giorni lavorativi, rendendo il passaggio rapido e senza interruzioni di fornitura.

In caso di contatore disattivato non è possibile procedere con la voltura: in quel caso sarà necessario richiedere un subentro, sempre fornendo gli stessi dati e documenti.

Come scegliere il nuovo fornitore

Per scegliere l’offerta più adatta, considera alcuni criteri fondamentali:

  • prezzo dell’energia (€/kWh) o del gas (€/Smc) e quota fissa mensile;
  • tipologia di tariffa: prezzo fisso per 12–24 mesi oppure indicizzato a PUN/PSV;
  • sconti e servizi aggiuntivi: come domiciliazione automatica o gestione tramite app;
  • esperienza d’uso: assistenza clienti, recensioni e chiarezza contrattuale.

Per una valutazione completa e trasparente, usa strumenti di comparazione e verifica attentamente condizioni economiche e contrattuali prima della sottoscrizione. Su bollettecasa.it puoi confrontare le offerte luce e gas.

Cambiare fornitore interrompe la fornitura?

No. Il passaggio non prevede interruzioni di servizio e non richiede interventi tecnici sul contatore.

Quanto ci vuole per cambiare fornitore?

In media 1–2 mesi, con decorrenza dal primo giorno del mese. Per domestici è spesso un mese dal primo giorno del mese successivo alla firma; per non domestici si arriva fino a tre mesi nel mercato libero.

È possibile tornare al vecchio fornitore?

La normativa sul mercato libero garantisce la libera scelta del fornitore. Puoi sottoscrivere un nuovo contratto con l’operatore che offre condizioni migliori in qualsiasi momento, nel rispetto dei termini contrattuali.

Posso cambiare fornitore con bollette arretrate?

Per procedere è necessario regolarizzare i pagamenti. In presenza di morosità il passaggio può non andare a buon fine e il vecchio fornitore può avviare il distacco. Se ci sono debiti pregressi può essere addebitato in bolletta il Cmor (corrispettivo di morosità), che il nuovo fornitore riscuote e trasferisce al precedente.

Il cambio fornitore è gratuito?

, nel mercato libero il cambio è gratuito. Restano possibili solo voci come deposito cauzionale, marca da bollo per offerte nel tutelato ed eventuali conguagli nell’ultima bolletta.

Cosa succede se il nuovo fornitore non conferma l’attivazione?

Fino all’attivazione resti servito dal fornitore attuale. Tutte le comunicazioni e gli adempimenti con il vecchio gestore sono gestiti dal nuovo fornitore dopo la sottoscrizione.

Cambiare fornitore è un’operazione semplice, gratuita e senza rischi, che ti permette di ottenere condizioni migliori e un possibile risparmio significativo. Confronta subito le migliori tariffe luce e gas su bollettecasa.it e scopri in pochi minuti quanto puoi risparmiare.

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29 ott 2025 | 6 min di lettura | Pubblicato da Marta R.

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