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Come disdire il contratto con Wekiwi

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Disdire un contratto di fornitura può sembrare complicato, ma conoscere le normative, i requisiti, i tempi e le modalità corrette può semplificare il processo. Di seguito, ti forniremo tutte le informazioni necessarie per disdire un contratto con Wekiwi.

Energia: confronta le tariffe
Energia: confronta le tariffe

Normative e requisiti del contratto

Quando si sottoscrive un contratto di fornitura di energia elettrica con Wekiwi, è importante conoscere le normative e i requisiti fondamentali che devono essere rispettati affinché il contratto sia valido

Tra le informazioni essenziali da fornire vi sono i dati dell'intestatario, come:

  • il codice fiscale;
  • la carta d'identità;
  • l'indirizzo fisico;
  • l'indirizzo e-mail;
  • il numero di telefono.

È inoltre necessario specificare gli indirizzi di fornitura, come il luogo di residenza, il luogo di fornitura e il recapito delle fatture. Inoltre, il contratto deve includere il codice POD, che è un identificativo univoco della fornitura e viene riportato sulla bolletta, e il codice IBAN per l'addebito diretto bancario se si è scelto questa modalità di pagamento. 

Assicurarsi che il contratto contenga tutte queste informazioni è fondamentale, poiché la validità del contratto è essenziale per le successive procedure, come la rinegoziazione o la conclusione del contratto.

Tempi e modalità di recesso

Il recesso da un contratto di fornitura è un diritto che spetta al cliente, ciò significa che è possibile richiedere la rescissione del contratto in qualsiasi momento, indipendentemente dal modo in cui il contratto è stato firmato. 

Per richiedere il recesso, è necessario inviare una comunicazione formale al fornitore. La maggior parte dei fornitori, compreso Wekiwi, fornisce moduli già predisposti che possono essere scaricati dal loro sito web. Questi moduli facilitano il processo di richiesta di recesso e consentono di fornire tutte le informazioni necessarie in modo chiaro e conciso.

È importante agire con un certo anticipo quando si richiede il recesso. I tempi richiesti per la rescissione del contratto possono variare a seconda del tipo di cliente. Di solito, per i clienti domestici, il fornitore richiede un preavviso di un mese prima che il contratto venga effettivamente rescisso. 

Per le piccole e medie imprese, invece, potrebbe essere richiesto un periodo che va da tre a sei mesi. Pertanto, è consigliabile contattare il fornitore con un anticipo sufficiente per garantire che il recesso sia effettuato nel momento desiderato.

Se riscontri difficoltà nel processo di disdetta, puoi contattare il servizio clienti di Wekiwi. Il loro team di esperti è sempre pronto a fornire assistenza e risolvere eventuali problematiche.

Costi e spese legate alla disdetta

Una delle domande più comuni che sorgono quando si parla di disdetta del contratto è se ci sono costi o spese aggiuntive da affrontare. È importante sottolineare che il recesso dal contratto di fornitura non comporta costi aggiuntivi o multe. 

Tuttavia, potrebbero esserci nuove spese legate alla stipula di un nuovo contratto con un fornitore successivo. Questo processo, noto come "switching", viene di solito gestito dal nuovo venditore, che si occupa della procedura di recesso del vecchio contratto e del cambio di fornitura. Pertanto, il cliente non dovrebbe preoccuparsi di dover affrontare costi significativi nel momento della disdetta.

Differenza tra recesso e disdetta

Spesso ci si chiede quale sia la differenza tra recesso e disdetta di un contratto di fornitura. Questi termini sono spesso usati in modo intercambiabile, ma in realtà fanno riferimento a due situazioni distinte. 

  • Il recesso si riferisce all'interruzione anticipata di un contratto prima della sua scadenza.
  • La disdetta riguarda la scelta di non rinnovare un contratto che sta per scadere.

È importante comprendere questa differenza per poter agire correttamente in base alle proprie esigenze e desideri.

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